Ricordo di Dario Nicoletti
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- Pubblicato Martedì, 26 Aprile 2016 01:45
Dario Nicoletti se n’é andato, dopo una lunga e terribile malattia che ha affrontato con il coraggio che ha caratterizzato tutta la sua vita.
È una grossa perdita, un vuoto difficilmente colmabile non solo per il nostro Conservatorio (di cui era stato anche vicedirettore, ai tempi di Silvio Feliciani), di cui era uno dei docenti “storici” (con gli oltre 40 anni di insegnamento di Pianoforte), ma per l’intera città di Messina, che ne ha sempre ammirato le qualità musicali, certo, ma anche la forza e la caparbietà nel prendere le difese dei più deboli.
Nato il 25 gennaio del 1953, dopo gli studi a Messina con Maria Miceli e il conseguimento del diploma ad appena 18 anni, si perfezionò all’Accademia Chigiana con Guido Agosti, iniziando subito una brillante carriera concertistica; parallelamente, fu chiamato a insegnare - poco dopo il diploma - nel nostro Conservatorio, formando in oltre 40 anni di impegno didattico tantissimi allievi, con cui ha sempre avuto un rapporto speciale.Il suo essere di sinistra (“comunista non pentito”, avrebbe detto con un sorriso eloquente), il suo impegno nel sindacato (la Cgil, nelle cui fila ha militato per tanti anni per poi allontanarsi) e la sua capacità di indignarsi e infiammarsi per gli altri – la vocazione politica, nel senso più vero e alto del termine – lo hanno reso caro a tanti messinesi, che ne piangono adesso la scomparsa. È stato anche Commissario governativo, a Torino, ai Concorsi a cattedra di Pianoforte.
I funerali si svolgeranno mercoledì 27 aprile, alle ore 16, nella Chiesa Cuore Immacolato di Maria di Paradiso, in via Consolare Pompea, di cui è parroco il fratello di Dario, don Fosco Nicoletti - già docente anch’egli, di Teoria e Solfeggio, presso il “Corelli” – a cui siamo affettuosamente vicini.
Ricordo di Aldo Ciccolini
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- Pubblicato Sabato, 07 Febbraio 2015 20:56
Il Conservatorio “Corelli” rivolge un pensiero grato - e pregno di ammirazione - al Maestro Aldo Ciccolini, scomparso nei giorni scorsi, interprete raffinatissimo e unanimemente considerato tra i più grandi pianisti del secolo scorso (“tra i monumenti italiani della storia del pianoforte”, come opportunamente sottolinea il Teatro alla Scala, celebrandone la figura e la carriera). Partendo da Napoli (nel cui Conservatorio si formò, nella classe di Paolo Denza, storico esponente della scuola pianistica partenopea) e giungendo a Parigi (dove si trasferì dopo l’affermazione, nel 1949, al Gran Prix International “Long-Thibaud”), la sua eccezionale carriera ha potuto contare su una lunga serie di successi e di performance indimenticabili nei Teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo, da solista o insieme con le più prestigiose orchestre, dirette dalle maggiori “bacchette” del panorama internazionale. Il Maestro Ciccolini si è anche distinto per un’attività didattica intensa e di alto profilo, lasciando una folta schiera di allievi, di diverse generazioni: ed è in quest’ambito che ci piace ricordare la Masterclass da lui tenuta nei primi anni Novanta presso il nostro istituto, dedicata al primo libro dei “Preludi” di Debussy (autore a lui particolarmente caro). Un’occasione, quella, preziosa e indimenticabile tanto per i docenti che per gli allievi del tempo, che ebbero la fortuna di ascoltare i suggerimenti e gli insegnamenti del Maestro. Perché è un esempio, il suo, che chi ha a cuore la Musica porterà sempre gelosamente con sé.
Ricordo di Claudio Abbado
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- Pubblicato Lunedì, 20 Gennaio 2014 22:50
"Da ieri siamo più poveri. Ci ha lasciato un grandissimo musicista, che con il suo esempio e il suo impegno ci ha insegnato tante cose."
Il Conservatorio “A. Corelli” di Messina ricorda Claudio Abbado e le sue magnifiche prove lasciateci alla guida delle più prestigiose orchestre del mondo. Non era messinese (era nato a Milano), non ha studiato a Messina – lo sappiamo bene – ma la “vicinanza” con le persone spesso (per fortuna) non dipende dalla contiguità geografica; lo seguivamo sempre con ammirata attenzione e la sua dipartita ci riempie di profonda tristezza. È stato - e rimane - un punto di riferimento di straordinaria importanza per tutti coloro che amano la grande musica.
Ricordo di Sonja Pahor
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- Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 19:55
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Pianista sensibile ma soprattutto musicista raffinata e completa, ha saputo formare con affettuosa fermezza e rara generosità allievi di più generazioni che non la potranno dimenticare. |